APPELLO IMPORTANTE !!!!!
CONSAPEVOLI DEL FATTO CHE PUR VOLENDOLO NON RIUSCIAMO A RAGGIUNGERE (CON I VOLANTINI E IL MATERIALE INFORMATIVO) TUTTI I PAESI..LE FRAZIONI..I LUOGHI DI QUESTA NOSTRA PROVINCIA (e non solo..)
ABBIAMO DECISO DI LANCIARE QUESTO APPELLO E CHIEDIAMO A TE.. SI PROPRIO A TE DI AIUTARCI !!!
TI CHIEDIAMO DI STAMPARE IL VOLANTINO RELATIVO ALLA VIROSI DEL FAGIOLO.. CHE ALLEGHAIMO (o quelli dei post precedenti) .. DI STAMPARLO E DI METTERLO NELLA BACHECA.. NEL BAR O IN QUALSIASI ALTRO LUOGO DEL TUO PAESE (o dove vorrai)
ma anche di parlare della questione con tuoi conoscenti, amici, vicini di casa...
o diffondendo via mail il nostro appello
E' VITALE CHE LE INFORMAZIONI GIRINO !!
TE NE SIAMO GRATI !!!!!!!!!!!!!!
(di seguito due righe per presentare l'iniziativa e fare il punto della situazione sulla questione virosi)
“La
virosi del fagiolo si sconfigge anche con l'informazione, la
condivisione, il costruire progetti molto concreti e pratici”
Questa
la convinzione che ha spinto molti di noi, in questo torrido agosto,
a girare per paesi, fiere, piazze.. distribuendo i nostri volantini
“caserecci” auto prodotti e auto finanziati,,a parlare con la
gente.. a visitare campi ed orti
Un
impegno senz' altro ripagato dalla notevolissima attenzione riservata
a questa importante situazione che ha toccato quasi tutta la
provincia di Belluno.. debordando anche in trentino e nel trevigiano.
Le
centinaia di volantini, le migliaia di contatti al nostro blog, le
telefonate e le mail ci fanno dire che c' è una enorme “sete” di
conoscenza e informazione soprattutto da parte di auto produttori,
piccoli coltivatori ma anche da parte di aziende che non sanno a chi
rivolgersi per capire e avere spiegazioni per un annata davvero
disastrosa.
La
domanda “ma che è successo quest'anno ai nostri fagioli ha una
risposta lapidaria.. “è una virosi.. il famigerato mosaico
comune del fagiolo..
Quindi
non è colpa del clima anomalo (che ha tuttalpiù contribuito), ma di
un qualcosa che da tempo minaccia le nostre coltivazioni e che
quest'anno ha avuto un accelerazione improvvisa quanto letale
Il
virus si propaga da un anno all’altro attraverso la semente
infettata, il più delle volte raccolta inconsapevolmente dai
coltivatori da piante ammalate che non hanno saputo riconoscere come
tali. (ma molta virosi è stata palesata anche da semente acquistata)
Infatti, spesso il seme non manifesta anomalie rispetto alle
caratteristiche ritenute normali ed è questo che inganna quei
coltivatori che selezionano la semente da usare l’anno che verrà
solo considerando le caratteristiche estetiche del seme sgranato e
non anche lo stato di salute della pianta-madre.
Ad
aumentare la diffusione del virus ha contribuito in maniera decisiva
una massiccia presenza di afidi che quest'anno hanno
sviluppato dense colonie sulle coltivazioni e poi, disperdendosi di
orto in orto, hanno trasmesso la malattia a numerose piante che prima
erano sane, incrementando in modo significativo la percentuale di
piante di fagiolo infette.
Dinnanzi
a questa vera e propria epidemia sia Dolomiti bio che il
gruppo Coltivare Condividendo credono
sia indispensabile informare..condividere conoscenze e creare
consapevolezza. Pertanto riteniamo indispensabile infrangere il
silenzio che avvolge la questione e continuare con forza questa
azione (dal basso..molto concreta e diretta) informativa
Ci
rendiamo pero' conto che non riusciamo (pur volendolo) raggiungere
tutti.. arrivare in ogni paese o frazione e quindi stiamo lanciando
un appello.. “aiutateci
ad informare” Invitiamo tutti coloro che hanno a
cuore questa nostra Terra e i suoi frutti a scaricare del nostro blog
volantini e mini manifesti.. a stamparli e a metterli nella bacheca,
nel bar o in qualsiasi altro luogo pubblico a lui vicino O magari ne
parli con vicino di casa, con parenti e conoscenti.. è importante
che si sappia e si sappia cosa fare
Tra
le azioni molto concrete e pratiche da fare, c'è innanzitutto l'
avere cura delle sementi che abbiamo accantonato. (è indispensabile
riprendere l'antica abitudine di accantonare la semente, due o tre
volte superiore a quella che usiamo di solito)
Molto
importante anche andare in campo e segnare tutte quelle piante che
non manifestano i sintomi della virosi (anche se cio' nn
significa che siano sane) Le proteggeremo poi dagli attacchi degli
afidi (con tecniche biologiche) e preleveremo solo e unicamente da
quelle piante sane i semi che useremo negli anni a venire
E'
importante non prelevare semente da piante malate (come detto il
virus dimora nella semente e rischiamo di accantonare semente
infetta)
L'enorme
successo di questa “azione informativa” ci da ulteriore forza e
determinazione per proseguirla anche nei prossimi giorni e nelle
prossime settimane
Crediamo
che questa epidemia che sta mettendo a rischio molte delle oltre
30 varietà di fagioli che abbiamo censito e classificato (come
sementi antiche e locali) della provincia di Belluno., ci stia
comunque insegnando molto
Innanzitutto
ad aumentare un approccio condiviso e partecipato nel coltivare e
nello scambiare esperienze e conoscenze. Mai e poi mai ci
considereremo persone che “danno lezioni”, che pretendono di
insegnare.. siamo consapevoli dei nostri limiti e crediamo sia vitale
sperimentare, cercare soluzioni e strategia in cui non c'è un elitè
che detta tempi e modi ma in cui la conoscenza di tutti è
indispensabile In primis quella “dei nostri vecchi” Sono loro che
ci hanno insegnato come si fa la selezione della semente (dalle
piante sane e non solo dal seme) Sono loro che ci hanno insegnato
come conservare la semente e quanta conservarne
A
tale conoscenza va affiancata anche quella di bravissimi tecnici e
selezionatori con i quali abbiamo stabilito un bella e proficua
collaborazione
Oggi
un vecchio contadino ci ha detto.. bisogna tornare coi piedi per
terra, tornare a mettere le mani nella terra.. avere maggior rispetto
della terra e dei suoi frutti.. bisogna smetterla di pensare che
l'importante è fare “soldi”.. a vendere come “semente” anche
fagioli buoni solo per mangiare.. fare semi è un arte, è faticoso e
troppo spesso sono state prese scorciatoie.. e adesso ne paghiamo le
conseguenze..
Ma
quando gli abbiamo detto come facciamo noi le sementi.. sorridendo ci
ha detto.. venite che vi faccio vedere il mio campo...
forse
è proprio da qui che bisogna ripartire... dalla terra.. dal sapere
contadino..
dall'umiltà
.. dalla passione..